Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.

(Thomas Stearns Eliot)



sabato 8 settembre 2012

Palazzo de' Mayo - La via Tecta -

Visite Gratuite via Tecta Palazzo de' Mayo


Ogni ultimo sabato del mese dalle 16 alle 20 con prenotazione obbligatoria.
Gruppi di 15 persone. Occorre indossare vestiti adeguati e scarpe comode; materiali di protezione per la visita forniti in loco.
Per prenotazioni 0871 359801

venerdì 10 agosto 2012

CAMPO MAJELLA 2012

Dal 12 al 19 Agosto  CAMPO ESPLORATIVO MAJELLA 2012!!!


Campo base presso il RIFUGIO MANZINI.
Attività esplorativa Abisso De Gasperi, Val Cannella

venerdì 15 giugno 2012

lunedì 16 aprile 2012

IX° Giornata Nazionale del Trekking Urbano, con l’iniziativa “Acqua matrice di vita”

Chieti Domenica 22 Aprile 2012


SEGUENDO LE VIE DELL’ACQUA…..


Una passeggiata in città, e non solo…. per scoprire il sistema idrico di Chieti e le sue trasformazioni attraverso i secoli. Tra le fontane della Villa Comunale, le imponenti cisterne delle Terme Romane, l’antico pozzo sacro del Complesso Archeologico dei Templi Romani, i percorsi dell’acqua saranno raccontati, non solo sotto l’aspetto monumentale, ma anche descrivendone quelli funzio-nali, in particolare del sistema idrico di età romana e di quello attuale che nasce alla fine dell’ottocento.
Un viaggio unico ed affascinate per scoprire, anche divertendosi con antiche usanze, leggende e racconti, come la magia dell’acqua nell’evoluzione del tempo diventi abituale ed indispensabile nella vita di tutti.


Cunicolo di Fonte Grande

Fonte dei Cannelli


Informazioni Percorso
Tempo di percorrenza 4 ore circa
Lunghezza: Km 8,5
Difficoltà: medio-alta


Punto di partenza del trekking:
Via Gizzi – ingresso della cisterna romana
Visita dell’ ipogeo a cura dello SPELEO CLUB CHIETI


Orario di partenza dei gruppi:
domenica 22 aprile mattina 9.30 e 11.30; pomeriggio 15.00 e 17.00


Per informazioni: Comune di Chieti Assessorato alla Promozione Turistica tel 0871 341873



venerdì 30 marzo 2012

120 anni dalla nascita di Giovanni Battista De Gasperi

di Fabrizio Di Primio
Foto: Archivio Speleo Club Chieti




Giovanni Battista De Gasperi agli inizi del 1900 venne in Abruzzo sulle montagne abruzzesi e svolse le sue ricerche naturalistiche e scientifiche. Esplorò territori in alta quota sia sul Gran sasso che sulla Majella.


Ed è proprio sulla Majella che condusse esplorazioni in alcune grotte nella vasta zona che va dal Monte Focalone alla Valle di Taranta Peligna, un bellissimo altipiano ancora oggi selvaggio che racchiude varie cavità


Una di queste, nella zona del Terzo Portone, a 2640 m slm ad un’ora dalla vetta di Monte Amaro, si presentava come un pozzo di 14 metri ostruito da neve e ghiaccio. Così veniva descritto in una pubblicazione postuma sui suoi studi.


Questo pozzo è oggi diventata una grotta della profondità di oltre 250 metri in seguito al lavoro di esplorazione portato avanti dallo Speleo Club Chieti e dal Gruppo Speleologico CAI di Fabriano con la collaborazione attiva ancora oggi di vari speleologi italiani. Oggi questa grotta è dedicata al grande esploratore friulano De Gasperi e porta il suo nome Abisso De Gasperi ( Grotta del Terzo Portone ).


Dall’ Abruzzo un messaggio di partecipazione alla ricorrenza dei 120 anni dalla nascita di Giovanni Battista De Gasperi.


lunedì 12 marzo 2012

… E CHI L’HA DETTO CHE GLI SPELEOLOGI NON SONO ACCULTURATI ??

Di Stefano Vannella (Equipe)


Noi dello SCC conserviamo una rispettabilissima mole di testi a sfondo speleologico e naturalistico ... Solo
che la conservavamo un po’ male … !! Per lo meno questa volta niente fango o acqua, solo polvere e
confusione, ma è il processo di necessaria “stagionatura” dei libri, no??
Ma ora basta, era decisamente arrivato il momento di dare una bella ripulita e riordinata.
Per farla breve, in tanti anni (dal 1963) si sono accumulate davvero tante riviste, notiziari, raccolte, rilievi,
bollettini, libri e tanto altro materiale cartaceo, che come sappiamo ha bisogno di una certa cura per essere
messo a disposizione di tutti, ma anche solo per renderlo davvero funzionale e utile:
serve spazio, armadi, scaffali, ma soprattutto un buon ordine logico, una collocazione precisa, un motore di
ricerca ed un servizio di prestito.
E’ a tutto questo che stiamo lavorando da un po’ di tempo, diamo una schedatura per ogni libro con tutti i
suoi dati fisici e ordinari e diamo una collocazione, gli assegniamo delle parole chiave con tutti gli argomenti
che tratta e tutte le grotte che illustra, oltre all’area geografica, in modo che la ricerca dell’interessato
possa essere precisa e sempre soddisfacente .
Sappiamo che partendo da zero, è un gran lavoro molto minuzioso, ma l’alternativa sarebbe lasciare tutta
questa cultura nell’oscurità , senza utilità, praticamente un mero “impiccio”…. e in quanto speleologi, ci
sentiamo in dovere di illuminare questa oscurità, scoprire cosa ci ha lasciato il tempo e la conoscenza e
soprattutto metterla concretamente a disposizione di tutti, badando prima di tutto a TUTELARE,
SALVAGUARDARE e CONSERVARE decentemente tutto ciò…..esattamente come facciamo per le grotte!!!!
E’ bello poter avere sempre tra le mani un manuale che spiega una particolare manovra tecnica, o dati vari
su una grotta, immagini spettacolari, itinerari e studi naturalistici.
Ci auguriamo di finire al più presto , così da fornire anche una lista di tutti i nostri volumi; per il momento
continuiamo pazientemente a riportare dati e assegnare collocazioni ed etichette.


ASPETTI TECNICI DEL NOSTRO LAVORO



Una catalogazione efficiente e ambiziosa . . .
• L’obiettivo è, ovviamente, quello di registrare tutti i dati utili al riconoscimento dei libri o delle raccolte, ma si è voluto inserire una “marcia in più”: identificare e registrare nella schedatura tutti gli argomenti concernenti ogni singolo libro; non solo la materia, l’area geografica e la disciplina di cui tratta, ma tutti i riferimenti diretti a oggetti prettamente speleologici, ad esempio
i nomi di tutte le cavità di cui può parlare un dato manuale di itinerari speleologici etc.


• Il fine è di garantire al ricercatore, una grande facilità e immediatezza pur con singoli e precisi nomi, sapendo subito quali e quanti libri presenti parlano di quell’argomento o diquella grotta a cui si è interessati.















GITA SOCIALE A ROMA -11 Marzo 2012-





Speleo Club Chieti in visita a Roma alle catacombe ebraiche e alla mostra "I Colori del Buio"



lunedì 27 febbraio 2012

SPELEOLOGIA… QUESTA SCONOSCIUTA

di Gianluca Cassano


Si avvicinano le date del corso di quest’anno ed è facile che qualche curioso possa cercare qualche informazione in più sulle pagine del nostro sito. La tentazione è quella di iniziarne a parlare come si fa in ogni sede ufficiale, con parole eleganti e pompose, come se fossimo ad una conferenza. Mi metto invece nei panni di chi non ne sa nulla, com’ero anche io qualche anno fa e cerco di partire da quelle semplici e banali domande che io ho fatto e che la maggior parte degli speleologi si sentono rivolgere da tutti i loro conoscenti.


SPELEOLOGIA: è una parola ben strana, piuttosto difficile da pronunciare. Io per esempio ero convinto che, come la maggior parte di quelle parole complicate che finiscono con “-logia”, fosse qualcosa che richiedesse degli studi universitari, qualcosa di veramente complicato che richiedesse montagne di tempo piegato nuovamente sui libri, stress per gli esami, tasse da pagare, ecc. No, la cosa è molto più semplice. Si tratta di grotte. Di andare a visitarle, di esplorarle, di studiarle. Molto più semplice di ogni definizione che si può trovare in rete.


Da qui in poi le domande che ci vengono rivolte sono sempre le stesse, quindi tanto vale rispondere subito:


-Ma non è troppo buio laggiù?-


Certo, ma ci si muove con le luci. Nelle nostre case, quando manca la corrente è esattamente la stessa cosa


-Ma c’è l’aria?-


Quella non manca mai, anzi. Spesso ce n’è anche troppa. Così tanta da doversi coprire. L’unico posto dove l’ossigeno può scarseggiare, è nelle nostre camere da letto, quando ci alziamo la domenica a mezzogiorno dopo una nottata alcoolica


-Ma sarà pieno di animali pericolosi!!!-


Magari. In grotta non ci sono scorpioni, sanguisughe, serpenti, leoni o extraterrestri. Tutti questi signori restano fuori dalle grotte. Trovare qualche minuscolo essere di pochi millimetri in grotta, non è per niente facile. Spesso bisogna essere molto fortunati e ci sono gruppi di speleologi che li studiano appositamente.


-Ma vi appendete alle corde nel vuoto?-


Certo. E lo fai già anche tu, ogni volta che prendi un ascensore; solo che non te ne rendi conto.


-Ma l’ascensore è sicuro. Le grotte sono pericolose!?!-


E’ molto più pericoloso giocare a calcetto tutti i sabati. Pensate a quante tibie, legamenti, menischi saltano ogni giorno in Italia. Per non parlare poi di quando dobbiamo attraversare la strada, con o senza strisce pedonali…


-Ma perché? Chi te lo fa fare???-


I motivi che potrei elencare sarebbero infiniti e non semplici da definire. Provo ad riportarne qualcuno:


Perché sono stanco dell’odore della plastica dappertutto; perché sono curioso; perché tutte le persone più strane ed incredibili, sono speleologi; perché sottoterra Google maps non ci è ancora arrivato; perché Indiana Jones è un personaggio di fantasia, ma i miei amici speleo sono tutti veri; perché sono veramente amici; perché andare al cinema mi costava troppo; perché andare in profondità nelle cose è sempre meglio; perché da quando vado in grotta, mangio il doppio ma non metto su un grammo; perché ogni volta che torni in superficie, è come rinascere; perché “ne ho viste cose che voi superficiali non potete nemmeno immaginare”; perché ce ne sono ancora migliaia da vedere; perché il contatto con la natura è stupendo; perché non mi è mai piaciuta la playstation; perché si può andare in grotta senza prima dover studiare un libro; perché, al contrario, ci sono una marea di discipline scientifiche collegate e che mi spingono ad aprire i libri con piacere; perché prima di andare in grotta è inutile lavarsi i capelli; perché so che in ogni punto d’Italia c’è una tribù con un moschettone in tasca ed un caschetto in testa, pronta ad accogliermi come un fratello; perché passo troppo tempo in giacca e cravatta; perché ogni volta che vedo una strada che non conosco, mi chiedo dove porta; perché qualche migliaio di anni fa le grotte erano le nostre case; perché dopo ogni grotta mi conosco sempre di più; perché rimpiango di non aver studiato geologia; perché dopo aver passato 30 anni al mare, adesso so che mi piace di più la montagna; perché volevo capire cosa vuol dire “troglobio”; perché sono un po’ masochista, ma molto altruista; perché ogni anno c’è il raduno nazionale degli speleologi; perché è l’unico posto al mondo dove posso ascoltare il silenzio più puro; perché l’odore di carburo mi piace; perché adesso non ho nessun timore a camminare fuori da una strada battuta; perché là sotto ci sono monti, fiumi, cattedrali e sculture che nessuno ha mai visto e voglio essere il primo a guardarle; perché sono gli unici posti dove la mano dell’uomo non ha ancora fatto casini; perché il rosso della mia tuta mi piace; perché di solito quella tuta è così sporca che non ricordo più di colore sia; perché la vita in grotta è meglio di un film; perché se potessi tornare indietro, inizierei ad andare in grotta a 16 anni; perché mi piace il rumore dei moschettoni che si chiudono; perché mi piace conoscere cose nuove; perché adesso ho sempre troppe cose da fare; perché nessuno si chiede mai esattamente per quale miracolo giriamo un pomello e l’acqua sgorga dal rubinetto; oppure… semplicemente perché mi piace.


Benvenuti!

venerdì 10 febbraio 2012

XXVII CORSO DI SPELEOLOGIA DI I LIVELLO





CARICHE SOCIALI 2012

PRESIDENTE: DI PRIMIO FABRIZIO

SEGRETARIO: GIURA ALESSANDRA

CONSIGLIO DIRETTIVO: BOTTARI PAOLO, DI GIOVANNI LORENZO,
DI SANTE SERENA, GIURA ALESSANDRA, PROSPERI MARCO

COLLEGIO SINDACI: CENTOBENE LUIGI, D'URBANO AURELIO, PANTALONE SABRINA

RESPONSABILE MAGAZZINO: PIETROLUNGO GIUSEPPE, PROSPERI MARCO

RESPONSABILE BIBLIOTECA: VANNELLA STEFANO, BEVILACQUA ENZO

RESPONSABILE ARCHIVIO FOTOGRAFICO: DI DONATO ENRICO

RESPONSABILE CATASTO: CASSANO GIANLUCA

RESPONSABILE PROGETTO MAJELLA: DI GIOVANNI LORENZO

RESPONSABILE DIDATTICA SCUOLE: MASCIANTONIO SERENA, PANTALONE SABRINA,
BERARDINELLI CINZIA

RESPONSABILE FSA: DI PRIMIO FABRIZIO, PROSPERI MARCO

RESPONSABILE SPELEOLOGIA URBANA: DI PRIMIO FABRIZIO, BEVILACQUA ENZO

RESPONSABILE SITO INTERNET: REPETTO MARCO

domenica 5 febbraio 2012

Progetto Majella e Rifugio Manzini, l'articolo (2008)

NUOVA VITA AL RIFUGIO MANZINI -AGOSTO 2008-





Nell'Agosto 2008 lo Speleo Club Chieti si è messo in prima linea per la sistemazione dei locali del Rifugio Manzini, importantissimo punto di ricovero per gli escursionisti situato a 2523 metri ai piedi di Monte Amaro (Parco Nazionela della Majella).





Coerentemente con quanto concordato con il Comune di Fara San Martino, nelle giornate dell'annuale campo speleologico e in quelle precedenti, sono state impiegate molte delle risorse a disposizione in termini di personale e di tempo per la risistemazione dello stabile. La decisione di prendersi carico di tali oneri è nata tanto dalla necessità di usufruire di un locale funzionale ed accogliente ai fini dello svolgimento del campo speleologico, quanto dalla volontà di restituire alla montagna e ai suoi visitatori una struttura indubbiamente di grande fascino e indiscussa utilità. Si ricorda infatti che il rifugio Manzini ha subito anni di degrado per cause naturali e soprattutto per l’incuria di alcuni escursionisti che hanno portato all’inesorabile disfacimento di importanti componenti della struttura.






Alcune immagini del Rifugio Manzini prima della realizzazione dei lavori





























Tra i partecipanti al campo si sono proposti dei volontari con le opportune competenze e capacità, anche sulla base dell’ambito lavorativo. Questi si sono occupati della individuazione dei danni e della priorità degli interventi, della scelta dei materiali e infine della messa in opera dei singoli lavori.




Gli interventi apportati alla struttura sono stati ovviamente in precedenza comunicati, valutati e approvati dalla amministrazione comunale di Fara San Martino e dall’Ente Parco. I materiali impiegati sono stati forniti o acquistati con il contributo del Comune di Fara San Martino, per un totale di 11 quintali, e successivamente elitrasportati con i mezzi aerei del Corpo Forestale dello Stato.




Elitrasporto materiali con i mezzi aerei del Corpo Forestale dello Stato













Gli interventi apportati alla struttura possono essere così sintetizzati:





- installazione nuova pompa e serbatoio in polietilene con annessa struttura di supporto;














- risistemazione impianto idraulico;













- dismissione serbatoio in eternit;




- installazione di pannelli fotovoltaici e accumulatori e realizzazione dell’impianto elettrico e di illuminazione a 12V;



















- risistemazione dei danni alle strutture murarie interne e degli infissi nel locale invernale;
























- realizzazione di una struttura removibile realizzata con tubi di acciaio e tavole di legno per l’ottenimento di circa venti posti letto nel locale invernale;














Divisorio in legno all’ingresso dei locali invernali









- sistemazione di panche, tavole, scaffali e altro mobilio;















Altri interventi ritenuti urgenti da segnalare riguardano la sistemazione definitiva del tetto del rifugio. A causa degli agenti atmosferici intensi, infatti, risultano mancare molti pannelli in lamiera di copertura con il conseguente rapido degrado delle tavole di legno sottostanti. Il rischio in caso di ritardo degli interventi di manutenzione è che possa rapidamente sopraggiungere il degrado localizzato delle travi (gia in essere), ovvero della struttura portante della copertura, oltre all’ulteriore smantellamento delle componenti più esterne.
Tale lavoro di manutenzione consisterebbe nella sostituzione delle tavole di legno già rovinate e nella fornitura e posa in opera della guaina isolante protettiva, oltre ovviamente alla aggiunta dei panelli mancanti.